CREATIVITA' ANTIFASCISTA

"Quella gente lì è un gruppo di fascisti, non so neanche se è un gruppo della zona, stanno qui per manifestare.. sono contro la venuta di questi poracci, che oltre a essersi fatti la navigata, la sosta, mo’ se stanno a fa pure pure diec’ore de pullman e quanno arrivano qua se devono godè pure sta rottura de cojoni dei fascisti che stanno da quell’altra parte”.
Questa la frase indimenticabile che il signor Ivano, pronunciò davanti alle telecamere di “In Onda” che riprendevano i momenti salienti di alcuni migranti della nave Diciotti arrivati a Rocca di Papa, mentre era in atto una manifestazione di Casapound.

Le sue parole genuine e liberatorie diventarono presto virali. Oggi a circa un mese di distanza CHEAP, rinomato Street Poster Art festival, ha riaperto la stagione e questa volta ha deciso di ritornare affiggendo in giro per Bologna i manifesti riportanti la frase dell’ormai noto signor Ivano.
Manifesti a caratteri cubitali riportano la scritta: sta rottura de cojoni dei fascisti e sono gli stessi organizzatori a spiegare il motivo della scelta sulla propria pagina facebook che dice più o meno così:

CHEAP ieri è tornata in strada ed ha aperto una nuova stagione di poster nel miglior modo possibile. I poster che abbiamo affisso in via San Giacomo a Bologna sono realizzati da Testi Manifesti: inizialmente lanciato sul web, il poster in questione è diventato virale ed ha spinto l’autore a rendere disponibile il PDF per il download, così che tutti potessero “appenderlo in cameretta”.



CHEAP ha fatto quello che sa far meglio, ovvero, usare lo spazio pubblico per agire verso una riappropriazione collettiva, anche solo di immaginario: grazie a Testi Manifesti, abbiamo stampato il poster per un intervento in strada. Perché noi lo sappiamo. E lo sapete pure voi. E a questo punto è giusto che lo sappiano tutti. STA ROTTURA DE COJONI DEI FASCISTI deve finire.



Tornano in mente le parole dello scrittore Andrea Camilleri rilasciate durante un’intervista a Repubblica.
Subito dopo la Liberazione il grande giornalista Herbert Matthews scrisse sul ‘Mercurio’ un articolo che ricordo ancora a memoria, ‘Non l’ avete ucciso’. Cari italiani – diceva – voi forse pensate che avendo appeso Mussolini per i piedi avete distrutto il fascismo. Ma il fascismo non si distrugge così: è un bacillo mutante che può prendere forme diverse. E ci vorranno decine e decine di anni prima che riusciate a liberarvi completamente dall’infezione. All’ epoca pensai: ma questo è pazzo! Oggi devo riconoscere che aveva visto giusto. Il virus è mutante. E noi non abbiamo voluto liberarcene fino in fondo”.

Parole vere che fanno riflettere, parole che gli attivisti di Cheap hanno ben chiare ed, infatti, a modo loro cercano di combattere l’infezione e chissà che a colpi di creatività e di pensiero libero prima o poi non riescano a trovare una cura.


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